RiCostruire il Socialismo del XXI secolo

RiCostruire il Socialismo del XXI secolo: per un’alternativa economica e sociale al capitalismo, per uscire dalla crisi con un’alternativa di sistema a Latina e provincia.
E’ questo il compito ambizioso cui la Federazione della Sinistra (che dovrà articolarsi territorialmente e comprensionalmente per giungere all’appuntamento elettorale ): il Se nel Comune di Latina e nel resto della Provincia si vuole la nascita del nuovo soggetto politico che per la prima volta nella storia recente della sinistra può unire le sue forze, partiti e associazioni deve invitare a partecipare altri soggetti politici, movimenti, associazioni, cittadine e cittadini che ne condividono gli obiettivi e non rinchiudendosi su se stesso in un cerchio vizio e fazioso.
A livello nazionale si è detto: “Ci uniamo per invertire la tendenza alla divisione e alla frammentazione che tanto danno hanno arrecato alla sinistra, alle lavoratrici, ai lavoratori; per dare senso e credibilità alla prospettiva del cambiamento”. Per la zona di Latina, se vogliamo dare un volto futuro alla sinistra si de3ve prendere atto e si può affermare con dati alla mano che “quello che resta del capitalismo industriale non è in grado di garantire lo sviluppo sociale e civile e l’equilibrio ambientale della provincia pontina”: la crisi è “conseguenza del modello di tale capitalismo senza limiti e senza regole che ha dominato negli ultimi decenni”.A Latina stiamo nel post-industriale senza passare nell’industriale e la sinistra che fa scimmiotteggia la destra senza avere una bussola. Per rilanciar-Ci nel Comune di Latina e nella provincia dobbiamo mettere in campo una politica capace di preparare le condizioni per un rilancio sociale, culturale ed economico privilegiando gli interessi degli operai, degli agricoltori, degli artigiani, dei commercianti in poche parole delle fasce più deboli, battersi per servizi (acqua, rifiuti,trasporti,sanità, una scuola e una formazione di qualità, senza Centrali e con il solare) più equi e meno costosi senza progetti faraonici quali quelli messi in campo come le Terme di Fogliano, porti di ogni genere, metropolitane e via cantando onerosi e senza risultati. Puntare sul Lavoro sul nuovo lavoro per i giovani dal Turismo alla cultura ,all’ambiente dal mare all’entroterra con i prodotti dell’enogastronomia. Avere una nostra Università Pontina senza dipendere da nessuno ma da noi stesso dalle idee dei nostri giovani. Questa può essere la nuova idea-forza della nuova sinistra e dei partecipanti CIVICI, del cittadino qualunque che si vuole impegnare per la propria città e per il proprio territorio.
E’ questa l’analisi che dovrebbe portare la nuova classe dirigente delle forze di sinistra aggregate (se si ha l’interesse e la voglia mettendo da parte gli interessi di piccola bottega, altrimenti si resta insignificanti e in-determinanti) per “sentirsi parte delle forze che in questa provincia si battono per costruire un’alternativa di sistema, a partire dal conflitto tra chi controlla la proprietà dei beni economici e chi non ha questo potere, dalla contraddizione fondamentale tra capitale e lavoro, dalla contraddizione tra i sessi”.
L’alternativa di sistema degli ultimi quindici-venti anni in provincia di Latina deve partire dalla centralità del lavoro, con politiche per la piena e buona occupazione. Tra i punti qualificanti: la difesa e anzi l’attuazione piena della Costituzione; l’economia sostenibile, la sovranità alimentare, l’ambiente e le risorse naturali come beni comuni sottratti al mercato; la valorizzazione piena del pensiero e della pratica femminile; i diritti sociali e civili come universali diritti di cittadinanza; la tutela dei migranti; politiche pubbliche per orientare l’economia a fini sociali e ridistribuire le risorse a vantaggio del lavoro e dei ceti popolari; il diritto all’istruzione, al sapere, alla conoscenza, garantito dalla scuola e dall’università pubbliche e gratuite.
Se è questo che vuole anche la sinistra (compreso il Pd) e la federazione al comune di Latina e nella provincia batta un colpo perché “Occorre subito il massimo di unità tra tutte le forze dell’opposizione politica e sociale anche dando vita a un coordinamento permanente delle opposizioni. E proponiamo, in primo luogo a tutte le forze a sinistra del Pd, di dar vita a un tavolo per costruire insieme la massima forma di unità possibile contro le politiche finora subite dai cittadini, invertendo la tendenza alla divisione e alla contrapposizione”.
Bassiano 01 agosto 2010
Domenico Guidi